Ho ascoltato le 60 canzoni di Sanremo Giovani 2014 senza Google e ho scoperto quanto segue

paletti-levante

Anche quest’anno sono apparse sul sito della Rai le canzoni dei 60 finalisti di Sanremo Giovani 2014. La commissione sceglierà sei artisti e si andranno ad aggiungere ai due vincitori di Area Sanremo per formare la categoria. E anche quest’anno mi sono cimentato nell’ascolto di queste clip da un minuto e mezzo, ma senza usare i motori di ricerca. Questo per sentirmi un giudice di The Voice per non farmi influenzare da curricula/foto/recensioni altrui e cercare di non mettere in croce gente che ha come unica colpa il desiderio di partecipare a un concorso canoro.

È anche un buon esercizio per individuare alcune tendenze: rispetto all’anno scorso, c’è più folk-rock e ovviamente più rap, mentre dance ed elettronica sono del tutto assenti. Non è uno scenario confortante: sei artisti che meritino in pieno un semaforo verde non si trovano, e si finisce per privilegiare nomi più affermati. Se volete anche voi tastare il polso della nuova musica italiana, preparatevi a non restare sorpresi.

AGGIORNAMENTO 13/12: I sei nomi selezionati sono Diodato, Filippo Graziani, Rocco Hunt, The Niro, Veronica De Simone, Zibba. Bravi.

rossoAlberto Bertoli, "La storia di Elena" Innanzitutto, gli studios non faranno a botte per comprare i diritti della storia di questa Elena. Anche perché non si capisce la trama. E non si capisce molto nemmeno della canzone, alla quale avrebbe giovato un approccio più minimalista senza archi smarmellati. Ma il problema principale è la voce, che suona un po' datata. Ah, è il figlio di Pierangelo.
rossoAlberto Guarrasi, "Mentre nevica" Siamo solo al secondo pezzo è c'è già qualcuno che si rivolge alla meteorologia per trovare ispirazioni ("il sole splende già", "resta un po' di noi mentre nevica"). Nella voce di questo Alberto Guarrasi c'è un che di Deasonika, che in genere è un complimento, ma qui ci si lagna già troppo. Il pianoforte e il testo generico ("ti mancherà che mi manchi già") completano l'opera.
gialloAmarcord, "Il vostro gioco" Il paragone immediato potrebbero essere i Mambassa. È un brano pop/rock che forse in mano a un interprete già affermato, anche femminile, potrebbe avere successo. La strofa è molto gradevole, peccato il ritornello non sia altrettanto convincente.
rossoAnia Cecilia, "Niente di speciale" "Ci affolliamo nei supermercati / Ci mangiamo i sogni e gli ideali e poi restiamo dietro la televisione". Ah, una bella critica al consumismo e i media. E più tardi si parla anche di lotte per i diritti, sindacati, stato assistenziale. Una "Non è l'inferno" un po' più estrema (nel senso che chiama le cose col loro nome) cantata da una voce sovrapponibile a quella di Emma.
gialloAntonella Lo Coco, "Sintassi impazzita" Antonella di X Factor 5 ci riprova anche quest'anno con un brano molto distante dall'elettronica del suo buon primo album. Peccato abbia scelto di "normalizzare" i suoi suoni (la sintassi di "Sintassi impazzita" è tutt'altro che impazzita), ma forse un cambio di stile è necessario per farla notare a un pubblico più ampio – o almeno per farla entrare al Festival. Speriamo.
gialloCaponord, "A cuore aperto"Il nome non mi è nuovo, erano già in concorso per Sanremo 2013, no? Non ricordo nient'altro, ma la canzone di quest'anno è buona. Il crescendo e la transizione da strofa a ritornello funzionano bene, e quel "ah ah ah" mi si è già piantato in testa. Non sono i migliori, ma non sfigurerebbero tra i finalisti.
rossoCarolina, "La vita è tutta mia" Ciao Carolina. Dimmi un po': nell'era dei motori di ricerca, con questo bel nome d'arte, come speri che la gente ti trovi? Andrai in giro con un codice QR sulla fronte? La canzone, purtroppo, ha più o meno lo stesso impatto del nome. Ma se vi piace Malika Ayane, è il vostro giorno fortunato.
rossoChampions, "Non sono positivo alla normalità" La cosa buffa del 2013 è che se arrivi con un brano pseudo-folk, stai facendo una scelta moderna in linea con le classifiche. Questi Champions hanno ascoltato bene i soliti sospetti (Mumford, Lumineers) e per estensione quelli che ne hanno già subito gli effetti (gli One Republic di "Counting Stars"). Non farei il tifo per loro, ma non mi opporrei all'idea di farli passare.
rossoCloe, "Kiara" La canzone inizia con le parole "Tururu dadadadadam mno mmmh". E già volevo chiudere. Poi ho sentito un che di Taylor Swift e ho continuato. Poi ho sentito "realtà di santi forse troppo equivocanti" e ho avuto di nuovo la tentazione di chiudere. Un pezzo pop un po' datato sulla storia di una ventenne che si sente giudicata.
gialloCoez, "Chiama me"Qui il limite del minuto e mezzo si fa sentire perché sembra che la seconda strofa porterà delle variazioni in un pezzo già di per sé molto strano e per nulla sanremese. Coez ha già avuto un album in top ten quest'anno e forse non ha nemmeno bisogno del Festival per farsi notare. Però è probabile che passi e qui dimostra di meritarselo, fosse anche solo per portare qualcosa di nuovo all'Ariston.
rossoDaniele Ronda, "Gli occhi di mia nonna"Spero che alla nonna di Daniele Ronda piaccia Ligabue perché suo nipote canta come lui.
rossoDavide Papasidero, "Adesso oppure mai"Vorrei tanto fare il tifo per uno che ha la faccia tosta di portare la dance a Sanremo manco fosse lo Eurovision. Però la canzone è un po' povera, soprattutto per uno a cui Morgan fece cantare Justice vs. Simian e potrebbe permettersi qualche pazzia in più. Papasidero si è qualificato tra i 60 dopo aver vinto Castrocaro, ma è difficile che riesca a convincere la commissione di Fazio.
rossoDidie Caria, "Non sono bravo" Direttamente dal bootcamp di X Factor 6, Didie Caria. Ora è al bootcamp di Sanremo e ho il timore che faccia la stessa fine. La canzone è molto minimale, e si regge tutta su un'interpretazione altrettanto misurata. È bravo, questo Didie, ma il fattore X, purtroppo, è un'altra cosa.
rossoDiodato, "Babilonia" SELEZIONATOPerché sento i Deasonika dappertutto? È un mio problema. O forse è il fatto che il cantante in questione a un certo punto dica "sana follia". Il brano viene troncato su un bel crescendo proprio mentre le cose si facevano interessanti (perché se dovesse continuare così sarebbe un po' una noia). Ma siamo già alla D, e per svegliarmi servirebbe ben altro.
rossoDisakkordo, "Silenziosamente" Con quelle K nel nome, già partono male. I Disakkordo si posizionano sul difficile confine tra eleganza e noia totale. Decidete voi da che parte pendono di più.
rossoEdipo, "Sarei molto più bello" Nei primi 10 secondi ho avuto l'illusione di avere a che fare con qualcosa di moderno, ma era, appunto, un'illusione. Nel complesso, è un brano divertente di rap disimpegnato con un ritornello facile ("È la vita che faccio / Che mi rende uno straccio"). Nulla di che, ma potrebbe portare un po' di leggerezza in mezzo a tutti questi musoni.
gialloEdwyn Roberts, "Però, buonanotte"Ero già pronto a deriderlo sulla base del titolo e invece è tra i migliori finora. La particolarità è che strofa e ritornello sembrano venire da due canzoni diverse. Peccato, perché la prima è arrangiata in modo davvero interessante, mentre il secondo si rivela molto, troppo gigione. Ma qui siamo abituati ad accontentarci anche di canzoni riuscite al 50%.
rossoEsma, "Cambierò" Questo è il punto in cui mi pento di essermi imbarcato nella maratona forzata perché non so come articolare meglio un "non mi piace/non voglio sentire cose del genere".
rossoFabio De Vincente, "Come non ce n'è" Ecco il coldplayano di turno. Un coldplayer! Fa pure "oooh oooh". C'è da dire che in questo mare di ballate mosce, le chitarre di Fabio De Vincente si fanno notare. Però, no, non basta.
rossoFilippo Graziani, "Le cose belle" SELEZIONATOCome il figlio di Bertoli, anche il figlio di Graziani ci riprova dopo aver mancato la selezione del 2013. Quest'anno si è un po' modernizzato. L'unica cosa degna di nota è la rima "La mia generazione a spasso / Come lupi sul Gran Sasso".
rossoFrancesco Altobelli, "Devo stare attento" Il potere dell'anafora! La ripetizione di "devo stare attento" seguita da un elenco di cose a cui deve stare attento. Musicalmente, poteva salvarsi, ma il testo è tra i peggiori in gara.
rossoFrancesco Camin, "Scarpe strette" L'idea che nel 2013 uno si sieda, prenda una penna e scriva in una canzone la rima "vita tra le dita", magari pensando di farla franca, mi dà i brividi.
rossoFrancesco Simone Guasti, "Scintilla contro scintilla"No. Curiosità: Francesco Simone Guasti è il terzo Francesco in gara quest'anno nonché il secondo Simone (se contiamo Veronica De Simone).
rossoGiovanni Caccamo, "Sentirò respirare" L'anno scorso mi era piaciuto di più. Questa ballatona che implora "amami senza pensare perché l'inverno sta portandoci via" forse meriterebbe una voce femminile spaccatimpani per funzionare. Su "soffio al cuore" ho ceduto.
rossoGli amanti, "Sul fondo di un bicchiere" Ancora folk rock per un brano abbastanza trascinante, ma danneggiato da un vago sapore di (mi scuso in anticipo con Gli amanti perché non voglio offendere nessuno, ma questo è quello che ci ho sentito) Modà.
rossoGnut, "Quello che meriti" "Non lo sapremo mai / A cosa servirà tutto questo dolore che ci accompagna". Un giorno tutto questo dolore vi sarà utile, Gnut. Spero vi sia utile a passare le selezioni, ma temo di no.
rossoGuido Maria Grillo, "Salsedine (di nuovo insieme)" In un minuto e mezzo succede un po' di tutto: 20 secondi a cappella e altre tre variazioni per nulla scontate prima di tornare alla strofa. Però resta una canzone sulle lacrime che sanno di sale.
rossoIcs & Dinastia, "Sono un Enrico qualunque" Il nostro amico nonché testimonial delle salsicce Dakota ci prova con un rap abbastanza tradizionale (diciamo un Frankie Hi NRG con meno creatività) strapieno di metafore meteorologiche e qualche verso semi-impegnato. Era meglio "L'autostima di prima mattina" e ho detto tutto.
verdeIl Pan del Diavolo, "Il meglio"Qui è inevitabile lasciarsi influenzare da conoscenze pregresse perché Il Pan del Diavolo sono un nome che gira già da molti anni. Li ho sentiti cantare e suonare di meglio, ma "Il meglio" potrebbe essere un buon compromesso per farli conoscere a un pubblico più ampio.
gialloIotatola/Iodasola, "Piove di domenica"Deux chanteuses au nom presque imprononçable se présentent avec une chanson très agréable qui cite Gainsbourg et fait référence à une pluie de grenouilles (voici enfin un phénomène météorologique remarquable !). Monsieur Fazio est certainement déjà tombé amoureux d'elles.
rossoJacopo Ratini, "Sopra un foglio di giornale"Una delle proposte più banali della selezione. No.
rossoJessica Mazzoli, "Lara" Jessica prova a entrare in gara a Sanremo con un brano dedicato alla figlia che ha fatto con Morgan. Di sicuro farebbe parlare, ma non per la canzone in sé.
rossoJoline, "L'amore non si sceglie" Joline, Joline, Joline, Jooliiiine non fa country ma mira alla pausinità. Tipica canzone da Sanremo Giovani, ma degli anni bui. Joline, riprovaci quando il Festival lo presenta Baudo.
rossoJury, "Da quando non ci sei" Jury mi fa subito venire nostalgia di un mondo più semplice ovvero il mondo di X Factor 2 incapsulato in una storica scena che, ahinoi, non trovo su YouTube ("Ma si è lo stesso" "MA SÌ È LO STESSO" "Ma si è lo stesso" "BUTTALA VIA, MA SÌ È LO STESSOOOO") Qui non c'è la Ventura e la canzone non va da nessuna parte, ma sì è lo stesso.
rossoKarbonio 14, "Fa che sia per sempre" Il metodo del carbonio 14 sarà utile quando gli studiosi del futuro cercheranno di datare questa canzone. Anche loro si stupiranno che è stata incisa nel 2013.
rossoLanificio 52, "L'amore perfetto" Una canzone che se la cantasse un Big italiano a caso, sarebbe un successo. Ma non incoraggiamo i Giovani a fare questa musica.
verdeLevante, "Sbadiglio" E alla fine arrivò Levante. Il pezzo non è forte quanto quel piccolo miracolo indie che è diventato "Alfonso", ma è delizioso e contagioso. C'è bisogno di lei tra i finalisti e ce la farà. LEVANTE SALVACI TU.
rossoLuca, "È per te che scrivo" Luca, un'altra volpe dei motori di ricerca. Cioè, davvero nessuno gli ha spiegato che Luca non è un nome d'arte utilizzabile? La canzone è altrettanto destinata all'oblio.
rossoManuel Foresta, "Quello che sono"Lui viene da The Voice, no? C'è un che di Tiziano Ferro senza, ahinoi, la penna di Tiziano Ferro. Se la commissione volesse scegliere un brano d'amore tradizionale, sarebbe uno dei più passabili.
rossoMargherita Vicario, "Il salvagente" Lei spreca i primi 10 secondi del brano per fare "trallallà", poi improvvisa una tiepida critica a questo mondo malato ("Si esce in bici / Un po' è la crisi / O forse è solo un'altra moda di chi ha tempo") e nel ritornello esprime il desiderio di trasferirsi in Oriente. Molto orecchiabile, ma no, grazie.
rossoMario Amato, "Non m'importa" Questo, come stile e orecchiabilità, va a braccetto con la cantante sopraccitata. Ma versi come "il sole splenderà" e "dicono ci hanno portato via persino i sogni", si commentano da soli.
rossoMario Cianchi, "Di questi tempi" Il suo brano d'amore ai tempi della crisi ricorda un po' Il Cile, ma si può arrivare a Sanremo GIOVANI con un brano intitolato "Di questi tempi" che dice che siamo tutti più poveri e i fiori non si usano più? Signora mia.
rossoMario Incudine, "Autoritratto" La canzone non è granché, ma Mario Incudine è un nome pazzesco.
rossoMatteo Macchioni, "Dove anima c'è" Se volete ascoltarne solo una tra quelle col semaforo rosso, che sia questa. Sembra una parodia. Puro pianobar anni '80.
rossoMichele Simonelli, "Cielo da dividere" Aspettavo questo momento con ansia, ma finalmente è arrivato: ecco il neomelodico moderno della selezione!
rossoMontecristo, "Buon anno"Arrivati alla lettera M, si diventa più severi. Se a 00:43 canti "se son rose fioriranno", si chiude e si passa al prossimo.
rossoNaif Herin, "Tu sei un miracolo" Il nome non mi è nuovo. Inizia un po' in quota world music, per poi cadere in un ritornello italianissimo che culmina su un "sei fuoco che brucia". Peccato.
rossoNonostanteclizia, "Le olimpiadi" Non ho capito nulla del testo (e credo sia l'intenzione un gruppo che porta il nome di un libro di Pinketts), che tuttavia ha qualche immagine originale. Si fanno notare nel mucchio, ma non credo sia abbastanza.
rossoPatrizio Santo, "Slegami" Con tutti quegli archi, lui sembra avere investito un po' di più della media nell'arrangiamento, ma il risultato di questo brano volutamente retro è piuttosto debole.
verdePaletti, "La gente siamo io e te"Finalmente una canzone pop degna di questo nome. L'attacco è forte e il ritornello funziona alla grande. Paletti ha all'attivo un buon album e qui si conferma un ottimo candidato per Sanremo (e per le radio).
rossoRocco Hunt, "Nu juorno buono" SELEZIONATOQuando, qualche mese fa, Rocco Hunt è entrato nella top ten italiana, in molti ci siamo guardati pensando: "chi?" Questa clip, con già 5.600 like, evidenzia la forza della sua fanbase. In più, c'è il tema sociale, un messaggio positivo, il rap e il dialetto: non fa per me, ma gli ingredienti per andare all'Ariston ci sono tutti.
rossoRod, "Fortuna" Rod è quello che nel 2012 cantava "Sono ne*ro". Come dimenticarlo. Quest'anno sembra molto meno interessato all'effetto choc.
rossoSabù, "Petrolio"Mi rendo conto che è poco rispettoso dilungarsi su alcuni concorrenti e non provare nemmeno ad articolare perché altri non vanno, ma questo lascia proprio indifferenti.
rossoThe Niro, "1969" SELEZIONATOThe Niro è un altro nome che gira da molti anni ed è un peccato che debba ancora proporsi nella categoria Giovani. Qualitativamente, la differenza con altri concorrenti più inesperti è abissale, ma nel complesso il pezzo proprio non lascia il segno.
rossoTimothy Cavicchini, "Ti sto ancora cercando" Un altro da The Voice. Avrà anche convinto Pelù, ma la mia poltrona rotante rimane ferma.
rossoTommaso Di Giulio, "Il misantropo" Lui canta: "A chi scambia la tastiera del PC per un fucile per sparare da lontano". Mi sono subito sentito tirato in causa, ma per fortuna uso un Mac. Il brano è abbastanza divertente, ma a questo punto ho già scelto i miei preferiti ed educatamente dico no.
rossoValentina Parisse, "Il giorno che verrà"Si mimitizzerebbe bene tra i brani più deboli di un album di Giorgia. Che però è Giorgia, quindi il paragone finisce qui.
rossoVeronica Aslinn, "La vita che vive" Un brano con schitarrate molto soft che parla della nostalgia del tempo che passa e di quanto è dura questa vita che vive/spacca/sconquassa/vola/vola/vola NO.
rossoVeronica De Simone, "Nuvole che passano" SELEZIONATOUn'altra voce da The Voice (forse era perfino la mia "preferita" nel talent) con un altro trattato di meteorologia senza idee. Ma che intensità nel pronunciarle!
rossoZibba, "Senza di te" SELEZIONATOE infine Zibba, che entra fischiettando ed esce senza fare danni, ma nemmeno meraviglie.

7 thoughts on “Ho ascoltato le 60 canzoni di Sanremo Giovani 2014 senza Google e ho scoperto quanto segue

  1. Ho letto anche quello dello scorso anno, e se tanto mi dà tanto probabilmente di Domenico Modugno con “volare” avrebbe scritto: “Qui Modugno evidentemente si risveglia da un’allucinazione e onestamente un bel secchio di vernice blu in testa se lo meriterebbe. A parte questo anche il resto della canzone sembra scritto da un bambino di cinque anni. Modugno farebbe bene a cambiare mestiere”.

    Non c’è che dire, lei di musica è proprio un esperto, continui così!!!!!

  2. Quando arriva un commento così, si tratta in genere di un parente/amico dell’artista o di qualcuno che lavora per lui. In questo caso, mi pare di capire sia il secondo. Buona fortuna al suo cantante, di cui peraltro ho fatto solo notare l’oggettiva banalità del testo.

  3. Beh che dire egregio… Forse prima di tutto dovrei dirLe che il mio mestiere è un altro, e che quindi, come d’abitudine, le Sue previsioni sono errate…
    Forse l’unica cosa che mi sento di dirLe dal cuore è che non è cosa gentile passare il proprio tempo a gettar sassate al prossimo, a ragazzi (mi creda mi metto anche nei panni degli altri) che forse non lo sa ma versano sangue ogni giorno perchè credono in quello che fanno, vivono inseguendo un’emozione, si svegliano ogni giorno per emozionare chi li vuole ascoltare.
    Trovo superficiale dare giudizi sulla base di un ascolto di un minuto per brano e sono certo che, come già detto, le Sue previsioni saranno come sempre disattese.
    Pare che quello dell’opinionista, di questi tempi, sia un mestiere dilagante…..

  4. Eh ma se mi metti i pallini verdi a Levante, Pan del Diavolo e Paletti te le cerchi! Rockit, esci da questo corpo! :D

  5. Ahaha! In realtà stavo per dare il verde anche a Coez e Edwyn Roberts, ma ci ho ripensato all’ultimo.

  6. Mi piace pensare che nella frase “non fa country ma mira alla pausinità” tu abbia voluto replicare la musicalità di “i’m begging of you please don’t take my man”. Comunque, avendo lavorato per un paio di talent musicali negli ultimi anni, questa lista mi sembra un bollettino dei caduti. Mi conforta però sapere che una volta eliminati dal televoto conservino quel poco di entusiasmo e di abbrivio per cercare altre strade.
    Complimenti per gli articoli, ogni anno mi diverto a seguire il Festival attraverso i tuoi commenti pur snobbando totalmetne la prima serata.

  7. Mi piace pensare che nella frase “non fa country ma mira alla pausinità” tu abbia voluto replicare la musicalità di “i’m begging of you please don’t take my man”.
    Comunque, avendo lavorato per un paio di talent musicali negli ultimi anni, questa lista mi sembra un bollettino dei caduti. Non so mi conforta o mi spaventa la persistenza di alcuni concorrenti in questo limbo di “emergenti del bel canto”.
    Complimenti per gli articoli, ogni anno mi diverto a seguire il Festival attraverso i tuoi commenti pur snobbando pigramente la prima serata.

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