2015: 30 belle canzoni

1 ◊ MALIKA AYANE ◊ “ADESSO E QUI (NOSTALGICO PRESENTE)”

Il problema di scrivere di Sanremo, e in generale di dovere recensire una canzone al primo ascolto, è che il rischio di sbagliarsi è altissimo. E bisogna poi convivere con la certezza di non capire niente di musica leggera. I miei appunti presi alle prove all’Ariston durante l’esibizione per la stampa di “Adesso e qui (nostalgico presente)” sono ancora lì a dimostrarlo: “bel crescendo, testo goffo e senza senso”.
Alcune canzoni hanno bisogno di più di tre minuti per conquistare, ma ad “Adesso e qui” è bastata meno di una settimana, visto che il sabato successivo si classificava terza, vinceva il premio della critica e “silenzi per cena” era il verso più memorabile del festival. Le liriche riservavano ancora qualche mistero, ma dove non arrivava l’analisi del testo, arrivava l’interpretazione di Malika Ayane. Quello che sembrava solo un elenco di situazioni casuali e ordinarie acquistava bellezza attraverso la voce della cantante: mancava un legame logico tra il cantare di gioia e il sognare la noia, eppure non importava.
Dopo il festival, Malika Ayane va a Le invasioni barbariche e spiega meglio la storia dei due amanti “che stanno molto bene insieme nel loro presente e nei loro incontri fugaci, e che non hanno interesse ad avere altro, una quotidianità” – e di come allora quei silenzi per cena, pur essendo l’immagine più forte del brano, non esistano affatto, non esisteranno mai.
Tuttavia, “Adesso e qui”, anche con le note a piè di pagina, conserva le sue ambiguità: “Ognuno a seconda dello stato sentimentale in cui si trova ci vede un po’ quello che vuole”, dice Malika. Ed è la qualità migliore di una canzone d’amore: metterci davanti alle possibilità senza darci risposte; credere nel mantra “non desiderare, no!” o cedere, come nel verso di apertura e chiusura, all’idea di un futuro insieme: “rimani”.